Introduzione

 

Il motivo che mi ha spinto a costruire questo sito è quello di sfatare il più classico dei pregiudizi:

 

        "io sono negato per la matematica!"

 

Non c'è niente di più sbagliato!

 

La matematica parte da zero, imparando a fare   "2 + 2",   ed arriva alle equazioni, allo studio di funzione, alle derivate e agli integrali, e poi ancora più sù (equazioni differenziali ecc. ecc.) procedendo SEMPRE a piccolissimi passi e seguendo SEMPRE la stessa logica e lo stesso modo di ragionare  per cui chiunque è in grado di capire e di imparare.

Immaginatevi una lunghissima scalinata fatta di tantissimi scalini, ciascuno alto solo pochi centimetri: ognuno di noi può salire fino in cima, è solo questione di tempo e di pazienza.

Se invece mancano dieci, venti scalini dobbiamo faticare non poco per "arrampicarci" su un gradone di un metro e se invece di scalini ne mancano ancora di più ci troviamo di fronte ad un muro alto due metri che non siamo in grado di superare per proseguire la salita.

Quindi tutti coloro che hanno difficoltà nel capire la matematica e pensano di "essere negati" invece di mettere in discussione le proprie capacità mentali devono semplicemente fare quello che tutti i giocatori di video games hanno fatto almeno una volta nella vita: resettare tutto e ricominciare da zero, questa volta però seguendo passo dopo passo la via maestra.

 

Se dico questo è solo per la mia esperienza personale: ho fatto le scuole medie tribolando non poco con la matematica (sono andato anche a ripetizione), al punto che scelsi il Liceo Classico non per amore del greco o del latino ma solo perchè era la scuola col minor numero di ore settimanali di matematica!

Poi al Liceo il destino mi ha fatto incontrare la mitica professoressa Primavera che ci ha preso per mano e ci ha indicato la direzione cioè il corretto modo di ragionare. Ci ha insegnato che la cosa più importante è capire il PERCHE' di quello che stavamo facendo e PERCHE' si faceva in quel modo e non altrimenti.

Ci ripeteva spesso: "io non pretendo di ricordare a memoria TUTTI i teoremi e TUTTE le dimostrazioni. Sarebbe uno sforzo inutile perchè so che posso sempre fare un passo indietro e ricostruirle. Ed è così che dovete fare voi"

Non ha MAI spiegato lei un teorema: ci interrogava! Si, avete capito bene: l'interrogazione consisteva nel mandare due di noi alla lavagna, prendere un teorema nuovo e, letteralmente, costruire insieme a lei la dimostrazione partendo dai teoremi dei giorni precedenti. Lei si metteva in fondo alla classe, con la schiena appoggiata alla parete e, con voce sempre calma e bassa, dava quei minimi aiuti per indirizzare gli interrogati o li bloccava se li vedeva uscire dal seminato. Avreste dovuto sentire il silenzio che c'era in classe! Ma che soddiasfazione si provava quando si riusciva DA SOLI a dimostrare un teorema! Era una vera conquista, ed è così che ho imparato ad amare la matematica.

Durante i compiti in classe ci lasciava usare il libro di testo con le formule e i teoremi o il quaderno con gli appunti perchè diceva: "se non sapete QUALE formula o teorema applicare (e soprattutto PERCHE'), il libro non vi serve a niente. E' come avere l'elenco del telefono e non sapere il cognome della persona a cui volete telefonare!".  

 

La matematica NON è una materia puramente nozionistica. Il vantaggio è che, se prendiamo ad esempio la storia, posso essere il più grande esperto del Medio Evo e non conoscere per nulla la storia Romana o la Rivoluzione Francese. In geografia posso essere un pozzo di scienza sull'Australia e non sapere assolutamente nulla dell'Africa o dell'America del Nord, del Sud e del Centro. In biologia il più grande esperto sugli insetti può permettersi il lusso di ignorare i mammiferi, e così via.

In matematica ogni singola cosa deriva direttamente e facilmente da quella prima ed altrettanto facilmente ci aiuta a fare quella dopo.

Però è anche vero che ogni sigolo teorema, ogni singola formula è coma la punta di un iceberg in cui la maggior parte è sotto il pelo dell'acqua (ne sa qualcosa Di Caprio!). Non è possibile capire o dimostrare un teorema senza aver ben chiari tutti quelli precedenti (o sotto).

Senza le famigerate tabelline delle elementari non si poteva certo mandare un uomo sulla luna nè si può costruire oggi una app per il nostro tablet. 

 

Questo progetto vuole togliere alla matematica l’alone di freddo astrattismo tecnico fatto di regole e formule asettiche da imparare a memoria per un ristretto cerchio di “eletti” e riportarla “sulla terra” ad uso e consumo di tutti noi “comuni mortali”.

Questo si ottiene mostrando che la matematica è e deve essere un semplice strumento nelle nostre mani che ci aiuta nella vita quotidiana.

Partendo da esempi banali tratti dalla vita di tutti i giorni vediamo come la matematica DEVE rispecchiare la realtà delle cose e non viceversa.

Ricominciare da zero significa spiegare COSA sono le operazioni, COME funzionano e QUALI LEGAMI di parentela e di gerarchia ci siano tra di loro, perché senza queste basi (concettuali e logiche) tutto il resto risulta nebuloso ed incomprensibile.

 

Il percorso che viene proposto con questo progetto ha la peculiarità di essere concepito per rivolgersi contemporaneamente a:

  • studenti di ogni ordine e grado dalle Medie Inferiori alle Medie Superiori fino al primo anno di Università;
  • persone di ogni età senza conoscenze specifiche che semplicemente desiderino aumentare il proprio bagaglio culturale;
  • INSEGNANTI di ogni ordine e grado per fornire a loro strumenti didattici e pedagogici adatti per aiutare i propri alunni nella comprensione della logica matematica, ripercorrendo i processi ed i meccanismi mentali propri di ragazzi che hanno dai 12 ai 18 anni.

 

 La regola fondamentale che permea tutto il progetto è:

non sei TU che non capisci ma sono IO che non mi sono spiegato bene.

 

Troppo spesso chi spiega una cosa la prima volta, poi la rispiega la seconda volta nello stesso identico modo e la terza volta esclama: “allora non capisci niente!”.

Il compito di un INSEGNANTE è quello di “abbassarsi” con umiltà al livello di chi ha di fronte, senza aver timore di usare esempi sempre più elementari, fino a quelli più banali che non sono svilenti per chi spiega ma rappresentano invece l’unico modo per “prendere per mano” l’ascoltatore e aiutarlo a salire.

 

Questo metodo è il frutto e il condensato di 20 anni di esperienza nell'aiutare scolari di ogni genere e tipo, centinaia di alunni di ogni scuola e classe ed è avvalorato e suffragato dai risultati SEMPRE positivi ottenuti.     -